Controlla tu stesso se le mascherine sono a norma.
Nel corso delle ispezioni anti covid, la ASL – SPESAL verifica se le mascherine chirurgiche in dotazione ai lavoratori sono a norma. Se non lo sono, emette una sanzione. E’ quindi il caso che faccia tu stesso la verifica, in modo da poter correre ai ripari in tempo utile.
Se mi dedichi un minuto di tempo, ti spiego come poter rapidamente verificare se hai una mascherina a norma o meno. I possibili casi sono 2:
1) Mascherine autorizzate “in deroga” durante l’emergenza covid, anche prive di marcatura CE
Nel periodo di emergenza da Covid 19, a causa della carenza di mascherine, sono state prodotte mascherine autorizzate con una procedura di validazione in deroga.
Queste mascherine, quindi, possono non avere il marchio “CE”, ma, se la produzione è stata autorizzata dall’INAIL, sono perfettamente “a norma” e possono essere usate.
Il compito di autorizzarne la produzione è stato infatti dato all’INAIL, che aggiorna periodicamente gli elenchi delle mascherine autorizzate “in deroga” su questa pagina: https://bit.ly/3euOzLf .
In caso di ispezione, lo SPESAL o altro Ente ispettivo verificherà su questo sito se le mascherine in uso nell’azienda rientrino fra quelle la cui produzione è autorizzata in deroga dall’INAIL. (ti consigliamo di controllare anche tu, allora …)
2) Mascherine con marcatura CE
Il secondo caso riguarda le mascherine prodotte con normali certificazioni, ottenute prima che scoppiasse la pandemia da covid. Queste mascherine, quindi, non sono riportate nell’elenco INAIL di cui sopra, perchè prodotte secondo le normali procedure ed autorizzazioni.
In questo caso, le mascherine devono avere la marcatura CE e la certificazione che rispettano la norma tecnica UNI EN 14683:2019 “Maschere facciali ad uso medico – Requisiti e metodi di prova” e la la UNI EN 149:2009 “Dispositivi di protezione delle vie respiratorie – Semimaschere filtranti antipolvere – Requisiti, prove, marcatura” .
Il certificato che accompagna le mascherine deve avere alcuni dati essenziali:
Il certificato che accompagna la mascherina deve riportare alcuni dati essenziali. I dati che devono assolutamente essere presenti sul certificato sono quelli evidenziati in grassetto (punti a,b,c,d,i,j,k):
a) nome e numero di identificazione dell’organismo notificato;
b) nome e indirizzo del fabbricante e, qualora la domanda sia presentata dal mandatario, nome e indirizzo di quest’ultimo;
c) identificazione del DPI oggetto del certificato (numero del Tipo);
d) dichiarazione in cui si attesta che il Tipo di DPI soddisfa i requisiti essenziali di salute e di sicurezza applicabili;
e) se le norme armonizzate sono state applicate in tutto o in parte, i riferimenti di tali norme o parti di esse;
f) se sono state applicate altre specifiche tecniche, i loro riferimenti;
g) se del caso, il livello di prestazioni o la classe di protezione del DPI;
h) per i DPI prodotti come unità singole per adattarsi a un singolo utilizzatore, la gamma delle variazioni consentite dei parametri pertinenti sulla base del modello di base approvato;
i) la data di rilascio, la data di scadenza e, se del caso, la data o le date di rinnovo;
j) le eventuali condizioni connesse al rilascio del certificato;
k) per i DPI della categoria III, una dichiarazione secondo cui il certificato deve essere utilizzato solo in combinazione con una delle procedure di valutazione della conformità di cui all’articolo 19, lettera c).
Come verificare online la notifica dell’organismo che ha emesso il certificato.
Hai il certificato di cui sopra ma ti sembra diciamo “razzaffonato”. Come fare a verificare se è emesso da un organismo notificato per tale tipologia di DPI ? Puoi effettuare un controllo sul database della Commissione europea, che riporta l’elenco degli organismi notificati in Europa per il Regolamento UE 425/2016: https://ec.europa.eu/growth/tools-databases/nando/index.cfm…
Controllare la marcatura CE delle mascherine
Occorre infine verificare se la marcatura CE apposta sulla mascherina, oppure sulla confezione o sul certificato di accompagnamento è regolare. “CE” potrebbe infatti indicare che il prodotto è “China Export”, cosa che potrebbe costarti una sanzione. In questo caso, però, sarebbe scritto in modo leggermente diverso. Verifica qui.
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Dott. Michele D’Apote
Per contattarmi o richiedere una consulenza: info@dapote.it
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